Ci sono alcuni accorgimenti che possiamo avere, durante l’estate e in vacanza, che sono utili per avere un appropriato e sano rapporto con il sole. Vediamo, inoltre, cosa sono esattamente le insolazioni per capire meglio cosa possiamo fare per evitarle. 
Nel periodo estivo, o quando andiamo nei paesi caldi, capita di incorrere in una sovra esposizione solare e in un accumulo di calore molto al di sopra della norma rispetto alle abitudini del nostro corpo. Adulti, bambini, un po’ tutti, con l’entusiasmo delle belle giornate e delle vacanze, restiamo più ore sotto il sole.
Oltre alla possibilità di incorrere in problematiche alla pelle quali eritemi e scottature, che è molto importante prevenire prendendo il sole correttamente (magari seguendo i 10 consigli utili per proteggere la pelle che trovi nel nostro articolo sull’esposizione solare), è facile incappare nel classico colpo di sole, ed è possibile anche avere un colpo di calore (più grave e da non sottovalutare!).
Siccome passiamo più tempo all’aperto, sotto il sole e soprattutto lo facciamo nelle ore più calde della giornata, può capitare che senza accorgersi in tempo si superi il limite e si abbiano delle conseguenze spiacevoli.
Vediamo ora di approfondire cosa può causare una aumentata esposizione al sole, di capire dai vari sintomi cosa succede e cosa possiamo fare per aiutare il nostro corpo.

Cos’è un’insolazione:

L’insolazione o colpo di sole è un eccessivo aumento della temperatura corporea con conseguente vasodilatazione e calo della pressione, dovuto alla prolungata esposizione ai raggi solari.

Cause e sintomi:

Il primo sintomo di un’eccessiva esposizione diretta al sole è solitamente il mal di testa, accompagnato da sete, nausea e sudorazione.
Talvolta si manifesta anche con marcata eruzione cutanea accompagnata da prurito e può essere associato ad una scottatura solare.
L’aggravamento dell’insolazione si manifesta con l’insorgenza di vertigini, febbre molto alta – oltre 40°C – e spasmi muscolari, fortunatamente è davvero raro, ma in caso di febbre alta sarebbe bene valutare di andare da un medico per degli accertamenti e soprattutto per scongiurare il colpo di calore, che è più grave dell’insolazione.
In caso di insolazione i primi passi da attuare sono di stare in un luogo ombreggiato e possibilmente fresco, sdraiarsi e tenere le gambe leggermente in alto. Fare delle spugnature e rinfrescare il corpo, se possibile fare una doccia fresca (non eccessivamente fredda), bere molto e reidratare anche con bevande isotoniche che diano un buon apporto di minerali.
In genere il colpo di sole, se riconosciuto e trattato immediatamente, regredisce senza complicazioni, tuttavia, per la guarigione di eventuali scottature solari potrebbe essere necessario più tempo, fino a qualche settimana.
Qualche volta si confonde l’insolazione o colpo di sole con il  colpo di calore (ipertermia): nelle giornate caldo umide e in assenza di adeguata ventilazione, può succedere che il corpo non riesca a disperdere il calore attraverso la sudorazione. Il colpo di calore è più grave dell’insolazione, in quanto il corpo perde la capacità di autoregolare la sua temperatura.
A causa di questo, può verificarsi un aumento della temperatura corporea con una serie di sintomi del tutto simili a quelli del colpo di sole ma in realtà molto diversi nella causa! 
La sostanziale differenza tra insolazione e colpo di calore è la causa: nel caso del colpo di calore la motivazione è l’eccessivo caldo, nell’altro l’azione delle radiazioni solari soprattutto sulla testa.
Entrambi i casi vanno comunque trattati con attenzione!

In presenza di uno o più sintomi di ipertermia devi chiamare immediatamente i soccorsi, perchè si tratta di una condizione di emergenza che se non curata può condurre a gravi conseguenze, fino alla morte.

Nell’attesa è bene comportarsi come segue:

  • Porta la vittima in un’area ombreggiata e fresca.
  • Rimuovi i vestiti per favorire la dispersione termica.
  • Raffredda rapidamente la vittima, utilizzando qualsiasi metodo possibile, come ad esempio
    • immergendola in una vasca d’acqua fresca (ma con attenzioe, il metodo può essere controproducente se l’acqua fosse troppo fredda e l’organismo va comunque costantemente monitorato),
    • sottoporla a una doccia fresca,
    • spruzzare la vittima con acqua fresca da una pompa da giardino,
    • effettuare spungnature con acqua fredda,
    • se l’umidità è bassa, avvolgere la vittima in un lenzuolo fresco e bagnato.
  • Controlla la temperatura corporea e continua con i tentativi di abbassamento fino a raggiungere una temperatura inferiore ai 39°.
  • Reidrata la vittima con acqua e bevande isotoniche.
Articolo di Barbara Lupi e Stella Bellomo

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